«In Italia i costi dell’inefficienza burocratica si ribaltano sulle bollette, soprattutto per quanto riguarda le rinnovabili: abbiamo iter autorizzativi estremamente complessi e lunghi, oltre due anni per un impianto fotovoltaico, oltre cinque per uno eolico. Una larga parte delle istanze autorizzative viene rigettata. Ultimamente si stanno mettendo nuovi vincoli sulle aree del Paese. Nell’idroelettrico c’è ancora il nodo delle concessioni. Tutto questo da una parte rallenta la diffusione rinnovabili, dall’altro è un costo. Il 20% del costo d’investimento complessivo di un impianto è burocrazia. Un valore che si riflette sui prezzi dell’energia. Vogliamo abbassare le bollette? Rendiamo la vita più semplice a chi deve installare impianti».
Marco Carta, amministratore delegato della società di consulenza Agici, mette l’accento su un aspetto particolare, su cui si potrebbe concretamente lavorare, per cercare di risolvere il problema italiano di costi dell’elettricità più alti rispetto agli altri Paesi concorrenti europei.
FONTE: IL SOLE 24 ORE
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