La presenza dei negozi nei centri storici continua a diminuire sempre di più, considerando che sono spariti centomila punti vendita negli ultimi dieci anni, aumentando il rischio di “desertificazione”. Inoltre i dati sono contrastanti se si pensa al ritorno agli acquisti in negozio che sta avvenendo negli ultimi anni, come confermato da Confesercenti.
Scendendo nel dettaglio delle tipologie di negozi chiusi nei centri storici troviamo:
-7,6% del comparto alimentare;
-2,8% dei tabacchi;
-30,5% del settore mobili e ferramenta;
-31,5% dei libri e giocattoli;
-21,8% del vestiario e calzature;
-38,5% dei carburanti;
-19,8% degli ambulanti.
Al contrario si registrano aumenti per le farmacie (+12,6%) oltre alla telefonia e computer (+10,8%).
FONTE: IL GIORNALE
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