La liquidazione controllata è una procedura che consente ai debitori in stato di sovraindebitamento di risolvere la propria situazione tramite la liquidazione del patrimonio, salvo le eccezioni previste dall’art. 268 co. 4 del D.Lgs. 14/2019.
Possono accedervi tutti i soggetti non assoggettabili alla liquidazione giudiziale o coatta amministrativa, incluse le imprese minori. In particolare, per l’imprenditore individuale, il Tribunale di Pesaro (30.4.2024, n. 23) ha chiarito che, data la fusione tra il patrimonio personale e aziendale, l’indebitamento complessivo comprende sia i debiti civili che quelli commerciali.
Per accedere alla procedura, è necessario che sussista uno stato di sovraindebitamento non transitorio, ovvero l’impossibilità strutturale di adempiere alle obbligazioni assunte con mezzi normali di pagamento. Questa condizione viene valutata analizzando indicatori di insolvenza, come protesti, pignoramenti e azioni di recupero crediti.
La liquidazione controllata rappresenta quindi una via d’uscita legale per chi si trova in gravi difficoltà finanziarie, fornendo un’opportunità di risanamento e di ripartenza economica.
FONTE: EUTEKNE

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